
State cercando un’impresa di opere di consolidamento terreni a Ferrara? DRE srl è da anni specializzata nell’ esecuzione di opere di consolidamento e palificazione di fondazioni e terreni, fondazioni profonde, tiranti e iniezioni cementizie nella zona di Ferrara e provincia.
Cos’è il consolidamento delle fondazioni e dei terreni
Il consolidamento delle fondazioni è l’insieme degli interventi volti a ridare solidità alle fondamenta di un edificio già esistente, necessari a seguito dei dissesti del terreno, di assestamenti, di condizioni di degrado o di cause terze. Un’altra situazione tipica in cui operiamo è il consolidamento delle fondazioni in vista di una futura sopraelevazione e, dunque, di un aumento del carico. Obiettivo del consolidamento delle fondazioni e dei terreni è conferire maggiore stabilità agli edifici preesistenti: per questo motivo, l’intervento ci viene in genere richiesto da chi nota all’interno del proprio edificio crepe nei muri, cedimenti delle pavimentazioni o altri problemi di stabilità.
Cos’è la palificazione (o micropalificazione)
La palificazione è l’insieme dei pali di una fondazione, strutture che in ingegneria civile svolgono una serie di funzioni fondamentali: fondazione indiretta, sostegno, consolidamento. Si parla di micropalificazione quando la palificazione viene eseguita con pali di 90-300 millimetri di diametro e lunghezze comprese tra i 2 e i 50 metri. È la scelta più indicata quando lo spazio di lavoro è ridotto, quando l’edificio è già esistente o quando si opera in un contesto urbano (le vibrazioni sono ridotte).
Quali sono le tecniche di palificazione?
Oltre che per le dimensioni, i pali si distinguono anche per il metodo costruttivo: infissi (prefabbricati o gettati in opera, senza asportazione del terreno), trivellati (il terreno viene esportato), trivellati con elica continua (il terreno viene asportato parzialmente). La palificazione con pali fuori opera impiega pali costruiti in cantiere e poi infissi per battitura nel terreno o con getto d’acqua in pressione. La palificazione con pali gettati in opera può utilizzare pali infissi (per battitura, per battitura ma a perdere, per trivellazione) oppure pali trivellati. I micropali vengono di norma installati mediante presso-infissione, una tecnica che garantisce rapidità d’esecuzione, costi contenuti e un cantiere a basso impatto.
Fondazioni profonde
Grazie a perforatrici idrauliche di ultima generazione, è possibile realizzare fori e pozzi rivestiti con diametri fino a 1500 mm. e una profondità di 40 m.; queste macchine sono dotate di una morsa idraulica per il recupero del rivestimento temporaneo dopo la fase di getto. Questo permette l’eliminazione di fanghi bentonitici statici normalmente utilizzati per supportare lo scavo in presenza di terreni non coesivi o coesivi teneri e di conseguenza di ridurre al massimo le dimensioni del cantiere e il materiale da risulta contaminato da fanghi stabilizzanti.
Tiranti
I tiranti sono elementi strutturali sottoposti a trazione che hanno lo scopo di trasmettere i carichi in profondità. Sono composti da una parte attiva (un ancoraggio) e ad una passiva che funge da trasferimento delle sollecitazioni dalla testata di ancoraggio fino al terreno. I tiranti si possono iniettare a bassa o ad alta pressione e si differenziano in temporanei o definitivi, in base alla durabilità nel tempo.
Iniezioni cementizie e chimiche
La tecnica delle iniezioni cementizie e chimiche viene utilizzata nell’edilizia civile per migliorare a livello meccanico ed idraulico le caratteristiche di terreni, rocce, opere murarie o in calcestruzzo.
A livello funzionale esistono due diversi tipi di intervento: il primo e a scopo preventivo quando si ha la necessità di fare scavi in terreno poco stabili o sotto falda. Il secondo con funzione permanente quando vanno consolidati terreni di fondazione, per la creazione di schemi impermeabili e per il restauro di opere murarie o in calcestruzzo.
A livello operativo si distinguono in iniezioni in iniezioni in roccia ed iniezioni in terreni sciolti. Nel primo caso viene realizzata direttamente nel foro aperto e si possono distinguere sistemi in avanzamento o in risalita. Nel secondo, quindi per le iniezioni in terreno sciolti o rocce degradate, viene eseguita attraverso tubi valvolati e installati nel terreno dopo la perforazione.
Le valvole sono solitamente fatte da manicotti in gomma posizionati sopra sezioni di tubo opportunamente punzonate che, dilatandosi sotto pressione, consentono la fuori uscita della miscela, ma ne impediscono il ritorno. L’iniezione viene effettuata isolando le singole sezioni con un doppio otturatore ad espansione. In ogni foro viene posizionato un tubo di iniezione. Attraverso il doppio otturatore, collegato ad una singola pompa di iniezione, la miscela viene iniettata valvola per valvola.
In entrambi i casi l’inclinazione dei fori deve essere definita in funzione della giacitura degli strati e dell’orientamento delle discontinuità, in modo da intercettare il maggior numero di giunti o fessure.
Per le iniezioni in terreno in roccia o in terreni sciolti a granulometria grossolana, vengono solitamente usate le miscele a base cementizia. Queste ultime sono rese stabili dall’uso di bentonite pre-idratata e sono meno coesive e più fluide grazie all’aggiunta di additivi deflocculanti-fluidificanti come Miscele MISTRA.
Il successo di un’iniezione cementizia dipende in primis dalle dimensioni delle particelle solide della miscela iniettata in relazione a quelle dei vuoti o delle fessure di roccia da iniettare.
Pali trivellati di grande diametro
Grazie all’impiego di attrezzature molto potenti e la capacità di sostenere le pareti di scavo con fanghi bentonitici o polimerici, è possibile realizzare pali di fondazione fino a 4 m. di diametro e 100 m. di profondità.
I passaggi per l’esecuzione di un palo trivellato sono diversi: la rimozione del terreno con utensili di scavo adatti alla natura del terreno, la rigenerazione del fango di perforazione con asportazione della frazione più grossolana del terreno in esso contenuta, l’inserimento all’interno del foro della gabbia di armatura e il riempimento del foro di calcestruzzo.
Per evitare che il terreno superficiale possa franare, si usa la preliminare infissione, in asse al palo da realizzare, di un tubo di rivestimento di diametro leggermente superiore al diametro dell’utensile.
L’effettiva lunghezza del rivestimento dovrà essere definita in relazione alla natura dei terreni da attraversare nei primi metri di scavo. L’avanpozzo è generalmente posizionato nel terreno per mezzo della testa di rotazione della perforatrice o di un vibro-infissore idraulico agganciato alla gru di servizio.
Contattaci per avere maggiori informazioni in merito a interventi di di consolidamento e palificazione di fondazioni e terreni, fondazioni profonde, tiranti e iniezioni cementizie nella zona di Ferrara e provincia.